INTERVISTA ALLA MARATONETA FIORENTINA BARBARA DORE
Intervista alla forte maratoneta fiorentina Barbara Dore (a cura di Alessandro Chiari)
Oggi mi trovo in un negozio specializzato in articoli per podisti e sono in compagnia di una delle atlete più conosciute nel circuito fiorentino; domenica ha corso la maratona di Pisa e ha segnato sul cronometro il suo personale ritoccandolo di ben 2 minuti.
Alessandro : Buongiorno a Barbara Dore, settima classificata nella classifica femminile della Maratona di Pisa nonché prima della sua categoria con un tempo a dir poco eccezionale ossia 3 ore 6 minuti e 45 secondi.
Barbara : grazie per i complimenti Alessandro ma non è stato così semplice poiché ci sono stati degli inconvenienti durante il tragitto. Al primo ristoro sono caduta mentre mi stavo avvicinando al tavolo, ho sbattuto forte il ginocchio sinistro sull'asfalto, sono ripartita cercando di tamponare la situazione bagnando l'arto con l'acqua, poi fino al 30º chilometro viaggiavo molto bene seguendo la tabella prefissata, poi a causa di una sorsata di sali ho accusato vari problemi, ho alcune intolleranze legate agli zuccheri che mi creano non poche difficoltà.
Mi sentivo come se stessi per perdere i sensi, ho dovuto camminare per brevi tratti poiché versavo in condizioni pessime. Verso il 41º chilometro la situazione è stata critica ma non volevo mollare, avevo un obiettivo preciso ossia arrivare in piazza sotto la Torre Pendente, barcollavo tremendamente mentre mi avvicinavo al traguardo ma l'ho portata in fondo chiudendo gli occhi mentre attraversavo la finish line.
In pratica ho corso l'ultimo tratto solo con la forza di volontà, non avevo alcuna intenzione di ritirarmi poiché c'era mio padre all'arrivo e la sua presenza mi ha ulteriormente infuso energia nuova.
Alessandro : è una storia che fa venire i brividi. Quindi come riesci ad ovviare questi problemi di intolleranza durante il tragitto ?
Barbara : in pratica mi alimento bevendo solo acqua, consumo una colazione molto più abbondante alcune ore prima della partenza e curo molto l'idratazione.
Alessandro : in quei momenti di crisi avevi un pensiero a cui appigliarti per non gettare la spugna ?
Barbara : sinceramente non pensavo a niente, avevo come obiettivo solo la linea del traguardo; a tratti seppur viaggiassi bene mi sentivo come se fossi stata sulle montagne russe, ancheggiavo terribilmente, da un momento all'altro pensavo che sarei svenuta, ma ho tenuto duro.
La forza di volontà ti permette di giungere dove il fisico ti ha abbandonato, sono 18 anni che curo questo aspetto ossia da quando ho corso le prime gare in pista.
Alessandro : a chi dedichi questa gara ?
Barbara : al mio ragazzo che non mi lasciata mai sola durante il tragitto e che mi accompagna in ogni gara, inoltre al mio babbo che ha sempre assecondato questa mia passione.
Alessandro : come si migliora un personale come hai fatto tu ?
Barbara : ho iniziato ad allenarmi per la mia nona maratona 5 mesi fa; dovevo volare a Valencia ma durante la preparazione ci sono stati vari intoppi non semplicissimi da superare, ho quindi virato sulla gara di Pisa, mi sono sottoposta ad una dieta molto rigida a causa dei problemi di cui ti parlavo, inoltre le sedute di training sono state talvolta molto dure però non mi mai venuto meno l'entusiasmo.
Il desiderio di volermi migliorare è stato l'incentivo ulteriore affinché potessi realizzare questo balzo, se non si fossero presentati quei problemi forse avrei potuto migliorarmi ulteriormente ma ci saranno altre occasioni per provarci.
Alessandro : A quando la prossima maratona ?
Barbara : sinceramente non ho ancora programmato alcunché, per ora mi godo il meritato riposo.
Piuttosto avrei una curiosità da chiederti: lavi sempre i tuoi calzini e le tue magliette personalmente ?
Alessandro : certamente sopratutto quelli che uso in maratona e li tengo a mollo con un po' di ammorbidente. Ci tengo molto ai miei indumenti, amo l'odore del sapone, è inebriante quando rimane sulle mani tirate fuori dalla tinozza.
Grazie Barbara per il tempo che mi hai concesso e in bocca al lupo per le prossime gare.
Barbara : grazie a te per l'intervista e in bocca al lupo per la tua prima ultramaratona.